Newsletter del 21 febbraio 2025

FISM Emilia-Romagna. La Parità scolastica è ancora incompiuta

Lunedì 10 marzo 2025 la legge 62/2000 (parità scolastica) compie 25 anni. Un anniversario da celebrare evidenziando i risultati positivi, denunciando le preoccupanti mancanze e proponendo la necessaria riforma della legge

In occasione del 25° anniversario della legge di parità, FISM Emilia Romagna organizza un convegno pubblico per riflettere sul percorso sin qui svolto e stimolare un’azione di compimento effettivo della parità. Sono 440 le scuole dell’Infanzia paritarie associate a FISM che accolgono oltre 2.200 bambini, accompagnati dalla cura educativa di circa 1.200 docenti. Bastano questi pochi numeri per dare ragione di una presenza sicuramente indispensabile nel sistema scolastico regionale e nazionale. Non solo per il dato quantitativo ma ancor più va valorizzato il contributo originale della proposta educativa che garantisce qualità e pluralità di offerta.
Le scuole paritarie svolgono a tutti gli effetti un servizio pubblico, capace di rispondere ai criteri dati dalle normative nazionali e arricchire l’offerta formativa per tutte le famiglie.
La legge 62/2000, se da un lato ha sicuramente riconosciuto il valore di questa presenza, inserendo tali scuole a pieno titolo nel sistema scolastico nazionale, dall’altro è riuscita a determinare scelte, mezzi e strumenti per un’effettiva parità. Cosa significa in estrema sintesi un’effettiva parità scolastica? Che le famiglie possano scegliere liberamente il percorso educativo e formativo senza pagare un ulteriore contributo economico, oltre alle tasse già dovute per tutti.
Oltre alla fondamentale questione economica, ci sono altre questioni aperte: mancato riconoscimento della presenza delle scuole paritarie nel momento in cui si programmano le aperture/chiusure di nuove sezioni/classi sul territorio, crescente carenza di docenti abilitati, concorrenza sleale dello Stato nella ricerca/assunzione del personale, impossibilità di pari trattamento economico per il personale educativo, ancora insufficiente sostegno nell’accoglienza e inclusione degli alunni con disabilità...
Di tutto ciò si parlerà lunedì 10 marzo 2025, presso l’Aula Magna della Regione Emilia Romagna.
Sarà un approfondimento e confronto con il contributo delle principali componenti coinvolte: le Federazioni delle scuole e dei genitori, Stefano Versari (già dirigente regionale e nazionale del Ministero Istruzione), Bruno Di Palma (dirigente dell’USR), Isabella Conti (assessora Regione Emilia Romagna), Marwa Mahmoud (referente ANCI regionale).
Al presidente nazionale della nostra Federazione, Luca Iemmi, spetterà il compito di concludere le riflessioni del convegno, aprendo l’urgente percorso di riforma della legge, indicando le prioritarie proposte per dare compimento a quanto avviato 25 anni fa.

Rossano Rossi, presidente FISM Bologna

Nell'immagine la locandina del convegno

Polo dell’infanzia Grimaldi. In viaggio verso la scuola primaria...

Il passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria è sempre un momento importante e può creare ansie e difficoltà sia ai bambini che alle famiglie. Si va incontro ad un cambiamento di abitudini e di spazi, le responsabilità diventano maggiori, i compiti, imparare a leggere e a scrivere, richiesta di maggiori autonomie...

Tutte novità che possono destabilizzare e creare difficoltà per cui a gennaio, da alcuni anni, in occasione dell'apertura delle iscrizioni scolastiche, invitiamo le famiglie dei nostri bambini di cinque anni, le GIRAFFE, a partecipare ad un incontro che speriamo sia utile a mitigare dubbi e incertezze.
In questa riunione mostriamo loro, attraverso materiale video, foto, cartelloni e produzioni degli stessi bambini, le attività educative che vengono svolte nei diversi momenti della giornata e la loro scansione temporale, spiegando che le nostre scelte educative mirano a rafforzare le competenze dei bambini in previsione del tanto atteso ingresso alla scuola primaria.
Per questa occasione ci avvaliamo della presenza rassicurante delle nostre super ospiti: dott.ssa Daniela Pozzana, nostra pedagogista e psicoterapeuta e della dott.ssa Vincenza Piscitiello, coordinatrice delle scuole primarie del territorio, sicure che sapranno rispondere ai mille dubbi e perplessità dei genitori.
Presentiamo i laboratori che da settembre si svolgono di pomeriggio, che consistono principalmente in giochi pensati per sviluppare la coordinazione motoria e la consapevolezza del movimento del corpo, che aiuterà i bambini a rafforzare la motricità fine necessaria per scrivere. Un passo alla volta li accompagniamo alla scoperta dei concetti topologici (sopra /sotto, destra /sinistra) e rafforziamo la coordinazione oculo manuale.
Ci avvaliamo di diverse metodologie e strumenti (musiche, teli, ritmi, giochi di gruppo), sempre seguendo la naturale predisposizione di ogni bambino, senza fretta e forzature. Dal mese di gennaio riteniamo i bambini un po’ più strutturati e pronti ad allungare i loro tempi di attenzione e concentrazione e la loro precisione, per cui i laboratori del pomeriggio vengono proposti anche in due mattine. In modo sempre graduale e giocoso li avviciniamo al riconoscimento delle lettere dell’alfabeto, giochiamo con rime e assonanze attraverso drammatizzazioni e giochi di ruolo.
Il mondo dei numeri e alcuni concetti matematici già presenti nel quotidiano dei bambini (conte per le presenze, il calendario, conte nei giochi...) diventano più strutturati e assumono il ruolo di routine, per dare loro un senso di continuità e ripetitività temporale. Dai video che riprendono i bambini al lavoro, ciò che colpisce sono le voci e i risolini di felicità, stupore, gioia mentre stanno esplorando e conoscendo serenamente e in allegria.
Durante la riunione di gennaio presentiamo alle famiglie anche il "Progetto continuità" scuola infanzia/primaria, al quale aderiamo da diversi anni e che consideriamo molto valido. La nostra scuola ha la fortuna di essere ubicata nelle vicinanze di due scuole primarie del paese con le quali manteniamo buonissimi rapporti, che si traducono in colloqui, visite alle rispettive scuole, condivisione di progetti comuni e vere e proprie attività di passaggio concordate da tutto il team docente, infanzia e primaria.
Con la scuola adiacente alla nostra condividiamo anche spazi e servizi scolastici, quali servizio mensa e servizi di pre e post-scuola.
Verso la fine della riunione, una volta congedate le nostre ospiti efficientissime nelle loro spiegazioni, dedichiamo una mezz'oretta per “coccolare” i nostri genitori raccontando qualche episodio buffo dei loro bambini o per una chiacchiera in più...più personale... Ci fa piacere questo rapporto un po’ più intimo creatosi durante i tre anni di scuola, per qualcuno di loro anche da più anni avendo già avuto altri figli nella nostra struttura. Salutiamo le mamme, questa sera anche solo donne, che sono riconoscenti e leggiamo tranquillità sui loro volti perché sanno che i loro bambini sono diventati un po’ più grandi, forse anche grazie a noi, e che hanno tutto il corredo necessario per affrontare la scuola primaria.
Buona avventura ai nostri piccoli grandi bambini.
Buon viaggio GIRAFFE.

Sabrina Ghirotti – coordinatrice Polo dell’infanzia Grimaldi (Sasso Marconi)

Scuole Malpighi. Perché ai nostri giovani la vita non sembra bella

“Per un’alleanza educativa: quale relazione tra docenti e genitori?” Questo il titolo della conferenza tenuta da Silvio Cattarina, sociologo, psicologo, fondatore della comunità terapeutica ed educativa per minori devianti e tossicodipendenti ‘L’imprevisto’ di Pesaro.

Lunedì 3 febbraio, presso Villa Revedin, alla presenza di insegnanti e genitori delle scuole Malpighi, Silvio Cattarina ha aperto l’incontro con una riflessione che va un po’ controcorrente: “Oggi si parla molto della fragilità dei giovani, ma io non penso che i ragazzi siano fragili. I ragazzi ritengono che la vita non sia bella: è questo il sentimento che li attanaglia. Pensano che sia il male che vince, mentre c’è un bene, un bene che è sempre più grande del male… ma ai giovani questo non è chiaro. La questione riguarda, quindi, gli adulti che non comunicano questo bene. Oggi siamo come Dante che alla vista di Beatrice le corre incontro ma poi si blocca, in preda ad un’emozione così forte che non gli permette di pronunciare parole. Ed ecco che l’amata gli viene in aiuto e lo invita ad esprimere l’ardore del suo desiderio: ‘Manda fuor la vampa del tuo disio’ (“Paradiso”, Canto 17). Beatrice desidera un uomo che sia in grado di esprimere il suo amore, che lo sappia tirar fuori, che lo gridi al mondo.
Nella nostra società le persone sono sole e non comunicano l’ardore della vita. Un tempo c’erano tre importanti punti di riferimento, tre autorità (dal latino augere: “far crescere”): i genitori, gli insegnanti e i preti. I preti stanno scomparendo; sono rimasti i genitori e la scuola come agenzie educative che devono “invitare” (in+vita: nella vita), devono dire sempre di più quanto la vita sia bella, devono far venire fuori il grido della vita. Genitori e insegnanti sono persone sacre per i giovani e sono “grandi” se sono consapevoli del segno che portano (insegnare: lasciare il segno). Genitori e scuola devono aiutarsi a portare la vita, ad esprimerla; la vita è esplosione, è tirar fuori ciò che abbiamo nel cuore. Dobbiamo dire ai giovani che devono avere un cuore grande, che devono tirar fuori il vero desiderio del cuore: la felicità.
Noi adulti siamo chiamati a testimoniare il nostro amore per la vita e a dire ai ragazzi che nel cuore c’è una speranza grande. Dobbiamo cantare alla vita, a Dio, dobbiamo essere “entusiasti”, nella pienezza del significato del greco antico (entheos, comp di en "in" e theos "Dio"): essere in Dio”.

Daniela Mughetto-pedagogista FISM

Nell'immagine Dipinto di Edward Burne-Jones