Venerdì 4 ottobre, in occasione della solennità di San Petronio, la Federazione provinciale si è ritrovata in Pazza Maggiore per celebrare il suo importante anniversario. Ha aperto le danze la Pellicanto Band. A seguire Giampiero Pizzol e Compagnia bella hanno presentato uno spettacolo dedicato al patrono. Infine spazio ai video: le scuole raccontate con gli occhi dei bambini
Ore 15, piazza Maggiore. Il cielo è plumbeo ma l'arcobaleno è sul crescentone. Che la festa per i 50 anni della FISM cominci. Rossano Rossi, presidente della Federazione di Bologna e gran cerimoniere, dà il benvenuto a un pomeriggio di giochi, canti e merende. Sale sul palco la Pellicanto Band e fa ballare tutti. Con l'obiettivo di confermare che l'antica storia delle nostre scuole dell'infanzia guarda più che mai al futuro. Le famiglie, i bambini, le insegnanti, i volontari del servizio civile che, con i palloncini ed i trucchi per i più piccoli, sono stati una delle colonne portanti dell’evento, danzano scatenati al ritmo della “Nave nera nera”. A sorpresa, questa straordinaria rock band riesce a scaldare e a far muovere le persone che sono agli stand, le suore e addirittura i turisti. Non importa se il gruppo di giapponesi vicino a noi non capisce una parola della canzone “Ci son due coccodrilli”, e se non hanno mai sentito parlare di “Jack che sta in cucina con Tina”. Eppure, dal brillio degli occhi, si capisce che in qualche modo anche loro fanno parte del popolo della FISM.
A metà pomeriggio cambio della guardia. Sui gradini che portano alla basilica di San Petronio salgono i bambini della quinta elementare della scuola il Pellicano. Giampiero Pizzol e Laura Aguzzoni della Compagnia Bella giocano alla scoperta di chi è San Petronio spiegando cosa fa un vescovo che dedica al suo gregge la vita, come le maestre con i loro alunni. Tra le parole rilanciate e mimate dai bambini spicca compagnia. Non a caso la Pellicanto Band ritorna sul palco per cantare e far cantare "Viva la company". Uno dei giapponesi ripete il titolo della canzone e muove le braccia imitando quello che ha visto: ha capito il senso della festa.
Nella foto un momento dell'evento in Piazza Maggiore
Continua il percorso di eventi promossi per celebrare il compleanno della Federazione provinciale. Dopo l’incontro di apertura del 10 settembre al cinema Perla e la festa in piazza Maggiore nella ricorrenza di san Petronio, sono in calendario altri due eventi nel mese di ottobre
Il 16 ottobre 1974 veniva firmato l’atto costitutivo della Federazione bolognese. Nasceva quel giorno la rete federativa che ha avviato quel lavoro di coordinamento, sostegno e promozione che ha consentito a tante scuole dell’Infanzia cattoliche di essere ancora oggi una presenza necessaria e significativa al servizio dell’intera comunità bolognese.
Mercoledì 16 ottobre 2024 festeggeremo questo nostro 50° compleanno.
Nella chiesa di Santa Rita, alle ore 18, sarà celebrata la Santa Messa, anche per confermare le radici cristiane dell’impegno di tanti che si dedicano con passione a dare futuro a queste opere educative. Dopo avere brindato e spento le 50 candeline, ci sposteremo nell’adiacente teatro Tivoli per assistere allo spettacolo “M’Illumino di Bologna”, un omaggio alla nostra città.
Mercoledì 23 ottobre, alle ore 18 al Teatro Jolly di Castel San Pietro, si svolgerà l’appuntamento politico culturale per mettere al centro la rilevanza educativa, culturale ed economica delle scuole paritarie.
Il prof. Stefano Zamagni ci aiuterà ad evidenziare il valore di sussidiarietà e di risorsa per l’intera comunità, svolto dalle scuole paritarie.
A seguire si svolgerà il confronto fra i due candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale ed Elena Ugolini.
Sarà compito del dott. Luca Iemmi, presidente FISM nazionale, moderare il confronto chiedendo ai candidati quali scelte/progetti/indicazioni intendano proporre per riconoscere e valorizzare il ruolo delle scuole paritarie e dei servizi gestiti dal privato sociale, al servizio di tutte le famiglie.
L’incontro è libero, offerto al territorio anche come opportunità di informazione e riflessione in vista del voto amministrativo.
Rossano Rossi, presidente FISM Bologna
Quella della Federazione di Bologna è una lunga e affascinante storia costruita mattone su mattone da uomini e donne che hanno dedicato a questo progetto energia, competenza e passione. Abbiamo raccolto le voci e i ricordi di alcuni di loro
Maria Pia Babini
Nel 1997 l’avvocato Marco Masi mi affidò l’organizzazione del servizio di coordinamento pedagogico delle Scuole federate FISM BO, incarico che ho svolto fino al 2020 come responsabile provinciale. Ho vissuto questa “chiamata” come una “vocazione”, cui corrispondere con una presa di responsabilità che coinvolgeva non appena la professionalità, ma tutta la mia persona, intuendo che le scuole dell'infanzia cattoliche sono uno strumento prezioso per la promozione umana non solo dei bambini, ma anche di tutti i soggetti che operano nell’impresa educativa. Il “capo è un servizio”: questo è stato il mio motto. Se alcune scuole hanno cessato l’attività, è un fatto che la maggior parte sia cresciuta non appena in termini numerici, ma soprattutto in qualità dell’offerta formativa. Sono nate anche nuove tipologie, come i Poli zero sei, che hanno risposto ottimamente al desiderio delle famiglie di un percorso educativo sensato e unitario per i propri figli. Mi ha sempre stupito la fiducia accordata alle nostre proposte formative da parte del personale (coordinatrici interne, insegnanti, educatrici, collaboratori, ecc.): una presenza fedele e impegnata. Occasione di apprezzamento è stata la disponibilità ad accettare il confronto con altri soggetti (del pubblico e del privato) nell’ambito del coordinamento pedagogico territoriale: l’apertura alla collaborazione in percorsi innovativi, sempre mantenendo la propria identità educativa. La mia gratitudine va alle colleghe pedagogiste per la sequela laboriosa e creativa; con loro e con tutte le persone incontrare sono stati 23 anni di rapporti umani e professionali ricchissimi. Ora: largo ai giovani! A loro la sfida del confronto con l’attuale cambiamento d’epoca, certi del dono di una speranza che ogni uomo desidera.
Gabriele Ventura
Ho avuto modo di conoscere la FISM di Bologna agli inizi degli anni Novanta quando (essendo io coordinatore pedagogico nel Comune di Bologna, con l’Assessora Rosanna Facchini su mandato del Sindaco Vitali, cominciammo a elaborare ipotesi di convenzione fra il Comune e le scuole materne non statali a gestione privata (allora ancora non paritarie). Arrivammo a concludere positivamente quel percorso nel 1994 (Presidente della FISM era ancora monsignor Albertazzi che l’aveva fondata proprio nel 1974), consapevoli di aver fatto a Bologna un pezzo del percorso verso la legge di parità, che arrivò poi nel 2000. Nel tempo ho avuto modo di apprezzare molte cose della esperienza della FISM e anche di sviluppare rapporti di amicizia con persone che vi lavorano con passione (dai presidenti Marco Masi e poi Rossano Rossi, a pedagogisti come Mariapia Babini e poi Lara Vannini, a responsabili di scuole come Teresa Mazzoni). Sono in pensione da agosto 2020, ma i rapporti continuano ancora oggi a livello regionale, nell’ambito di una collaborazione fra Anci ER e FISM ER, dove quella di Bologna svolge un ruolo di primo piano.
Marco Masi
Sono stato Presidente della FISM di Bologna dal 1996 al 2002. La cosa che più mi ha colpito in quell’esperienza è stata l’incontro con tantissime persone (un esercito di bene) dedite con professionalità e grande passione all’educazione dei più piccoli e al servizio alle loro famiglie. La testimonianza di una Chiesa viva e operosa, stimata e amata da tante famiglie bolognesi. Poter aiutare, anche con un contributo minimo, una presenza così significativa mi ha arricchito personalmente di rapporti che durano ancora oggi. Rapporti significativi perché orientati all’ideale che dà senso alla vita.
Don Luigi Gavagna, consulente ecclesiastico FISM Bologna
L’esperienza pluriennale di inserimento nella vita della Federazione mi porta ad esprimere la gratitudine e la riconoscenza verso tutto l’impegno messo in campo a favore dei nostri bambini (e delle loro famiglie) per una proposta, e dunque, esperienza educativa, rispondendo ad una evidente emergenza di questo nostro mondo.
Ciò che mi colpisce è una proposta ampia, attenta e propositiva, cercando di venire incontro alle necessità che la crescita dei bambini richiede senza escludere, per quanto possibile, nessun ambito.
La qualità della proposta educativa nelle Scuola associate incontra il parere favorevole delle famiglie, purtroppo penalizzate sul piano economico per la concorrenza delle scuole pubbliche. Anche se questo dato rimane incentivo a vincere la concorrenza sulla qualità, appunto, della proposta educativa.
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