Riflessioni - 15 maggio 2020
Coordinamento Pedagogico Fism Bologna
Dal confronto con le coordinatrici e dal materiale inviato e pubblicato sul nostro sito Fism, è risultato evidente un grande impegno di Collegio Docenti, dove la punta dell’iceberg che emerge è poca rispetto a tutto il lavoro che sta ‘sotto’.
Si è riflettuto e si sta riflettendo, per fare emergere una chiara e condivisa intenzionalità del lavoro educativo a distanza, che ha tentato di mettere in luce lo scopo e le ragioni dei passi che si compiono, facendo vedere l’unità del Collegio stesso e dei team.
Innanzitutto si è partiti dal considerare la varietà delle famiglie: sia dove vivono (es. casa con giardino è diverso da un palazzo), sia dei componenti (figlio unico è diverso da bambino con fratelli o nonni), sia delle condizioni lavorative (genitori che non lavorano, genitori che lavorano tramite lo smart working o chi lavora fuori casa).
Si è poi proceduto, nell'inviare sistematicamente mail ai genitori, per dare le ragioni del percorso che si intendeva proseguire, facendo comprendere la non obbligatorietà delle proposte e la libertà di utilizzo con i propri figli, con l’attenzione di arrivare a tutti i bambini, non uno di meno, essendo comunque ‘discreti’.
Si è decisa la frequenza settimanale (di collegamenti o proposte inviate), tenendo conto dell’età dei bambini nelle singole sezioni.
Da tutto il lavoro delle scuole abbiamo quindi tentato di raccogliere delle indicazioni di metodo, (non una ricetta da applicare), che proponiamo come sintesi da tenere in memoria. Tali indicazioni hanno la preoccupazione non di ‘chiudere’, ma di aprire nuove domande e ulteriori approfondimenti, sui quali ogni contesto scuola, potrà lavorare e far propri.
Criteri di proposte:
• Video e audio con voci e volti delle proprie insegnanti per saluti, messaggi, per mantenere il contatto, salutare i bambini… Non troppo lunghi per non prolungare la presenza dei bambini davanti allo schermo
• Proposte in continuità con il quotidiano scolastico
• Proposte in continuità con il quotidiano familiare: apprendere a vivere
• Proposte dove lo scopo è esserci e non sparire, esserci ‘come si è’. Proposte che piacciono alle insegnanti, che condividono perché pensano ai ‘propri’ bambini
• Tenere conto delle competenze e preferenze delle insegnanti, ma anche delle difficoltà , temperamenti, situazioni famigliari…
• Proposte che coinvolgono ‘tutto’ il bambino (motorie/di movimento, manualità fine, inerenti i 5 sensi, artistiche/pittoriche/creative, proposte musicali e canore, narrazione…)
• Proposte che non necessariamente implicano qualcosa da fare, ma anche ascoltare, guardare, ammirare la bellezza…
• Alternare i diversi tipi di proposte alternando così i diversi linguaggi
• Proporre attività o esperienze avendo attenzione al materiale reperibile in casa
• Video collegamenti a piccolo gruppo inizialmente per dialogare con i bambini, poi capire se e come proporre esperienze anche in diretta, o semplicemente chiedere feed back ai bambini stessi dell’esperienze fatte.
Prendersi cura dei bambini di 5 anni, offrendo proposte per creare un ‘percorso’ in vista del passaggio, attraverso la collaborazione dei genitori: esperienze quotidiana di vita pratica, proposte di attività … Per sostenere i genitori si possono creare delle ‘schede’ rivolte a loro, o dei brevi scritti, per aiutarli a comprendere le competenze e le abilità che i bambini acquisiscono facendo queste semplici proposte. Proporre anche compiti e responsabilità , oggetti mediatori per ‘segnare/marcare’ il passaggio. Ripensare a strumenti e attività di passaggio alla luce della situazione presente per valutarne l’opportunità ed eventualmente riformularli.
Avere a cuore genitori e aiutarli alla cura di sé, per mostrare loro che le maestre si prendono cura anche di loro (lettere/mail, articoli, poesie, canzoni…): da un lato comprendere le loro fatiche e ascoltarli, dall'altro accompagnarli alla riflessività circa il loro ruolo genitoriale e al modo con cui affrontano questa nuova vita.
Metodologia: ciascuna proposta a chiunque (bambini o genitori), va contestualizzata, presentata, offerta in maniera discreta. Nei video: attenzione all'inquadratura, al tono di voce, al linguaggio, alla postura, a il ‘non verbale’, allo sfondo che si sceglie…
Se la proposta è al genitore, attenzione al linguaggio: non troppo tecnico e specialistico, alla lunghezza, al numero di contenuti, meglio uno alla volta sul quale aprire domande o far riflettere.
Chiedere e utilizzare i ‘ritorni' dei bambini rispetto alle proposte, che vedono il genitore come ‘testimone’ dell’esperienza del figlio: come, questi ritorni, possono far riflettere insieme genitori e insegnanti. Es. domande orali o scritte ai genitori, questionario, riunione con il rappresentante di sezione, riunione con tutti i genitori… per poi ‘rilanciare’.
Come documentare ciò che sta accadendo: tenere in memoria le proposte mandate, i ritorni dei bambini e dei genitori… Un possibile suggerimento: far tenere ai bambini la ’scatola’ delle cose belle, fatte, vissute, incollate, disegnate… a casa. Se un genitore ha la passione, collegare vari video e foto del bambino impegnato nella giornata e nel tempo e fare un breve video.
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