Imola e dintorni - 9 aprile 2020
Scuola dell'infanzia Giardino d'Infanzia - Imola
Cari Genitori,
in questi giorni ci chiediamo spesso quando tutto questo finirà e soprattutto cosa ci aspetterà dopo… Siamo focalizzati sull'attesa di quello che sarà , di come vivremo dopo, di quando e come potremo riappropriarci della nostra vita. Stiamo vivendo in un tempo sospeso nel quale l’unica certezza è la realtà che abbiamo di fronte: i nostri bambini, le nostre famiglie, la nostra casa.
“Sarà sorprendente quello che i genitori potranno dirci su cosa hanno scoperto dei figli, e con loro, quale esperienza hanno vissuto. I bambini imparano sempre: quando arrivano alla scuola dell’infanzia, la mamma non ha svolto l’ora di ‘linguaggio’ o di ‘motoria’, eppure i bambini sanno parlare, correre, giocare...
In assenza di scuola, i bambini avranno fatto cose diverse, ma non meno significative per la loro crescita: imparato a disporre piatti e posate, piegare asciugamani, allacciarsi le scarpe, giocare a carte, fare una torta, ‘aspettare’ la mamma impegnata nello smart working, pazientare con il fratello piccolo o aiutare il fratello grande... Soprattutto impareranno a guardare gli adulti che stanno di fronte a una realtà così imprevista.
Se educare significa introdurre il bambino alla realtà , fino al suo significato, adesso è questa la realtà . Diversa, dura e difficile, ma quella che è data oggi, anche ai bambini. Se i bambini fanno proprio il significato, andranno a scuola “prontiâ€. Con curiosità e voglia, perché avranno vissuto non un tempo “riempitoâ€, ma un tempo senso compiutoâ€. (Claudia Ventura, pedagogista Fism).
Anche se non sono fisicamente a scuola i bambini stanno crescendo e imparano ogni giorno da voi genitori che gli state accanto.
Abbiamo dato per scontato la dimensione delle relazioni, oggi è tutto stravolto e la comunicazione, anche con la scuola, avviene attraverso un’illusione di vicinanza, nello spazio del virtuale: lontani ma vicini. Ci è stata tolta la dimensione reale della relazione e forse soprattutto noi, educatori e insegnanti, non eravamo pronti a stravolgere improvvisamente il nostro modo di stare con i bambini: come si fa ad essere preparati ad un evento imprevedibile?
Vi vogliamo ringraziare per tutti i vostri messaggi, video, fotografie che ci hanno scaldato il cuore, non potete immaginare quanto ci mancano gli abbracci, i baci, i sorrisi, i racconti, gli sguardi curiosi dei nostri bimbi.
Sappiamo che la situazione non è facile… ma l’augurio che vogliamo farvi è di vivere questa Pasqua serenamente lasciandovi travolgere dalla gioia e dall'energia dei vostri bambini.
“Sì, quell'anno mi privarono della primavera e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela più†Alessandro Frezza
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