Bologna città - 8 aprile 2020
Insegnanti e coordinatrice Polo per l’infanzia Cerreta - Bologna
La scuola ormai è chiusa da un mese. Un mese durante il quale non abbiamo più potuto varcare tutti i giorni la soglia della nostra aula, vedere ed abbracciare i nostri alunni, scambiare due chiacchiere con le colleghe, costruire insieme ai bimbi i progetti didattici attraverso le conversazioni e le osservazioni, ma quando tutto sembra perduto, lontano, fermo... la tecnologia ci offre una possibilità attraverso la didattica a distanza.
Come siamo riuscite ad approcciarci alla didattica a distanza con una classe di bimbi di quattro anni? Abbiamo riflettuto a lungo e ragionato sulle diverse possibilità per poter continuare ad avere un contatto con i bambini. La scelta finale è stata quella di realizzare dei video quotidiani di breve durata (3-4 minuti) dove, dalle nostre case, abbiamo mandato un saluto e abbiamo proseguito i nostri progetti proponendo delle attività che non fossero solo esecutive, ma che avessero anche il compito di stimolare l’osservazione e la riflessione sulla realtà .
Per ricreare i momenti di vita comunitaria abbiamo realizzato video riguardanti le attività di routine da poter rivivere a casa: gioco del calendario o cartellone degli incarichi, con invio di materiale allegato per la realizzazione degli stessi; abbiamo inviato musiche e canzoni che caratterizzano la nostra vita a scuola: momento del riordino, del gruppo colloquiale, della preghiera, della nanna, ecc.). Per i progetti in corso, ogni classe ha inviato video e materiali su varie attività didattiche, ma anche video per attività di gioco puro.
Dopo un’iniziale titubanza e imbarazzo di fronte alla telecamera, abbiamo pian piano fatto nostro l’utilizzo di questo strumento pur rimanendo semplici maestre e non certo blogger! La motivazione a continuare su questa strada è alimentata dalle risposte positive dei bambini, giunte attraverso le foto con gli elaborati da noi proposti, o con brevi video dove ci raccontano le loro giornate e ci mandano un saluto. A garantire la buona riuscita della didattica a distanza per noi è stata la stretta collaborazione con le famiglie che si sono mostrate fin da subito pronte ad accogliere le nostre proposte. Esse infatti hanno un peso determinante nel sostenere la relazione con la scuola, ancora di più in questa particolare circostanza dove viene richiesto di utilizzare i cellulari per mostrare i video, reperire o produrre i materiali necessari ad alcune attività e fornire aiuto ai bambini nella realizzazione degli elaborati.
Siamo però consapevoli che, nonostante la nostra esperienza sia stata positiva, ci sono dei limiti alla didattica a distanza: in primo luogo perché non possiamo osservare e accompagnare i bambini durante tutte le fasi delle esperienze proposte, dunque non sappiamo quali difficoltà incontrino e non abbiamo la possibilità di sostenerli.
In secondo luogo spiegare un’attività senza poter vedere i volti e le espressioni dei bambini non ci permette di avere un ritorno immediato rispetto a ciò che stiamo dicendo: è chiaro, oppure non lo è?
In ultimo non si ha la certezza che attraverso la didattica a distanza si riesca ad arrivare a tutti i bambini, come invece è avvenuto nel nostro caso, poiché essa dipende in gran parte dai mezzi e dalle possibilità di ogni famiglia.
Speriamo che questa situazione possa concludersi quanto prima, poiché, sebbene la didattica a distanza abbia avuto per noi un riscontro positivo, tuttavia pensiamo che essa non si possa sostituire alla vita scolastica vera e propria. Non vediamo quindi l’ora di poter riabbracciare i nostri alunni e tornare tra le mura scolastiche, perché è lì che si creano le vere relazioni ed è lì che troviamo la profonda motivazione al nostro essere insegnanti.
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