Imola e dintorni - 3 aprile 2020
Letizia Romero - coordinatrice pedagogica Ida Poli Scuola dell'Infanzia S.Mamante
Vista l’incertezza della riapertura dei servizi educativi e scolastici, in particolare con i genitori dei bambini dell’ultimo anno, vorremmo avviare una riflessione sul come “preparasi alla primariaâ€.
Ci rivolgiamo a voi genitori, e non ai bambini come siamo abituati a fare nella quotidianità scolastica, perché la prima consapevolezza che dobbiamo acquisire è che in questo momento i bambini hanno bisogno di voi. Al di là delle mille attività che si possono proporre, sono in primis i genitori che vivono questa situazione nuova con i loro figli.
Il nostro desiderio è rassicurarvi che non esiste un bambino “pronto†o “non pronto†alla primaria, ma esistono bambini desiderosi di imparare a scuola, bambini più o meno autonomi, bambini abituati a un ascolto attivo, a esprimersi attraverso il corpo, il linguaggio, il disegno, la musica…
L’obiettivo primario dell’educazione è “imparare a vivere†prima di tutto nella realtà che ci circonda: si insegna a contare non perché resti un sapere astratto sopra una scheda, ma affinché sia utile nella vita quotidiana.
La realtà dei bambini è cambiata, la nostra realtà è cambiata, ma non significa che per questo i bambini non imparino... non significa che non saranno pronti. Anzi, hanno a disposizione un tempo lento per imparare, provare e ri provare senza fretta.
Sicuramente mancherà loro tutto ciò che offre una vita scolastica a cominciare dalle corse in giardino con gli amici, ma avranno a fianco voi genitori. Se impegnati nel lavora a distanza o con altri figli da seguire, a maggior ragione guarderanno come i genitori stanno di fronte alla novità , con la fatica, le difficoltà , ma anche i guadagni che essa comporta.
Vedranno adulti che a loro volta hanno rallentato i tempi e che riusciranno a fare insieme al proprio bambino esperienze che prima “non aveva tempo di fareâ€.
La domanda che può sorgere è: “Quali sono le esperienze che lo aiuteranno maggiormente?â€
Ed ecco che abbiamo pensato di accompagnarvi attraverso proposte, che sicuramente già fate, ma vorremo arricchirle del perché i bambini imparano da queste esperienze.
Vorremo anche ricordarvi che questa emergenza coinvolge tutto il paese/mondo e che non avete ragioni di pensare che le vostre future insegnanti non terranno conto di questa drammatica emergenza che stiamo vivendo... lavoreranno prima di tutto sullo stare finalmente bene insieme.
Vorremo anche rassicurarvi sul fatto che indipendentemente da questo particolare momento storico, in generale le aspettative che ha un insegnante di scuola primaria sono che i bambini:
sappiano stare composti nel proprio banco, siano in grado di aver cura del materiale scolastico e degli oggetti in generale.
che abbiano acquisito un corretto utilizzo degli strumenti, matita, temperino, gomma, forbici, colla.
siano in grado di ascoltare ed esprimersi rispettando il turno di parola, abbiano interiorizzato le regole sociali, il rispetto per i compagni e la figura adulta di riferimento, siano autonomi nel momento del pranzo e nell'andare in bagno.
Vi assicuro che la vostra futura insegnante di primaria non avrà aspettative diverse, ma si riterrà immensamente soddisfatta se gli aspetti sopra descritti saranno raggiunti. Sono le insegnanti della primaria che insegneranno l’alfabeto e i numeri secondo il loro metodo: i bambini devono essere “pronti†ad ascoltare e fare domande, a non temere di esprimere la propria opinione e a rispettare quella degli altri, ad accettare di buon grado l'intervento dell'insegnante.
La scuola dell’Infanzia persegue questi obiettivi fin dal primo anno di frequenza, calibrando la richiesta gradualmente in relazione all'età dei bambini. La maggior parte del percorso pertanto è stata fatta con dedizione e attenzione, confrontandoci con voi genitori ad ogni passaggio.
Pertanto a mia avviso ciascuno di voi sa riconoscere quali sono gli ambiti in cui il vostro bambino ha necessità di essere maggiormente stimolato in questa fase in cui siete voi il loro riferimento come figura adulta.
Queste acquisizioni non si raggiungono solo a scuola, ma nella vita quotidiana… Stando seduti composti mentre si realizza un disegno, utilizzando una matita alla volta, riponendola con cura nel contenitore. Anche lo stare a tavola al momento del pranzo rispecchia il modo di stare in un banco, utilizzando correttamente forchetta, coltello e bicchiere.
Impugnando correttamente la matita, (così come la forchetta), allenandosi a temperare le matite, ritagliando vari materiali, incollando e riponendo tutto in ordine una volta terminato.
Dialogando molto e avendo cura che rispettino il momento di parola nei confronti degli adulti, ma anche tra fratelli, facendo giochi che abbiano un turno da attendere come il gioco dell’Oca o Indovina Chi?.
Leggendo ai vostri bimbi brevi storie e poi chiedendo il loro parere: cosa hai capito, se la fine è piaciuta o avrebbero voluto che finisse in un modo diverso.
Anche sull'interiorizzazione delle regole vi suggerisco giochi di società , ma non dimentichiamo l’importanza delle routine. E’ vero che non hanno più la routine scolastica, pertanto curate la nuova routine familiare fatta di semplici, ma chiare regole che daranno sicurezza al bambino. Rispetto delle regole, rispetto delle indicazioni date dal genitore, rispetto tra fratelli.
Detto questo tutte le esperienze che avete piacere di proporre ai vostri bambini sono utili se fanno stare bene voi e loro, perché ciò di cui più hanno bisogno i vostri bambini in questo momento è la vostra presenza serena al loro fianco. Hanno bisogno di sentire che vi divertite insieme a loro.
Noi privilegiamo l’acquisizione degli apprendimenti attraverso l’esperienza, per questo non proponiamo schede... ma esperienze!
In allego la prima sperando che troviate interessante approfondire:
perché e cosa si impara apparecchiando la tavola!
Resto a disposizione per coloro che hanno piacere di sentirmi personalmente. E’ attivo lo sportello di sostegno alla genitorialità , al quale potrete chiedere un appuntamento scrivendo all'email della scuola.
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